L’attività di Teatro Pubblico Ligure è sostenuta da:
Teatro Pubblico Ligure è iscritto ad ANCTI - Associazione Nazionale Compagnie e Teatri di Innovazione, parte di Agis
Un progetto di Massimo Minella e Sergio Maifredi
Prodotto da Teatro Pubblico Ligure
La facciata di una cattedrale, una scultura al centro di una piazza, l’affresco di un palazzo non sono solo arte, ma anche comunicazione. Il potere ha sempre avuto la necessità di rappresentarsi con un’evidenza chiara sin dal primo sguardo. Decodificare la teatralità dell’arte è l’obiettivo del progetto di Massimo Minella e Sergio Maifredi, che affidano il racconto agli esperti più autorevoli. Gli spettatori si radunano davanti alle opere che forse vedono tutti i giorni senza guardarle veramente, magari senza cogliere più il messaggio che ripetono da anni, secoli o millenni.
Il viaggio nella “Teatralità dell’arte. Theatrum ecclesiae” inizia martedì 6 febbraio alle ore 17 all’Oratorio Sant’Erasmo di Sori (via Sant’Erasmo 23), nella Città Metropolitana di Genova. A condurre l’incontro è Fausta Franchini Guelfi, storica dell’arte, già ricercatrice di Storia dell’arte moderna presso il DIRAS (Facoltà di Lettere) dell’Università di Genova, attualmente membro del Consiglio Direttivo del “Centro Studi sulle Confraternite Giuseppe Casareto”, istituito dal Priorato delle Confraternite della Diocesi di Genova. L’Oratorio di Sori, fondato nel 1495 insieme a una confraternita anch’essa intitolata a Sant’Erasmo, protettore dei naviganti, sorge sull’originario tracciato della via Aurelia ed è affacciato sul mare. L’arredo ligneo, databile intorno alla metà del XVIII secolo, è un caso particolare che non ha riscontro in nessun luogo della Liguria: è composto da un’unica scenografica panca che ricopre tutta la parete di fondo, costituito da uno schienale sagomato in forme asimmetriche di particolare eleganza e corredato da un inginocchiatoio aperto. Lì si riunisce da secoli la confraternita, che nel 1712 commissiona ad Anton Maria Maragliano, uno dei maggiori artisti del tempo, un crocifisso ligneo da portare in processione. L’incontro è preceduto, alle ore 16, dalla visita guidata all’Oratorio a cura del priore Aldo Pezzana.
Il secondo appuntamento è martedì 5 marzo alle ore 16 davanti alla Basilica di S. Maria Assunta in piazza Carignano, a Genova. A parlarne sarà Lauro Magnani, professore emerito di Storia dell’arte moderna dell’Università di Genova. L’imponente basilica sorge sulla cima di una collina e si presenta come una struttura architettonica grandiosa concepita con una continuità progettuale di altissimo livello. Costruita dalla famiglia Sauli come esemplare manifestazione della sua grandezza, a firmarne la progettazione fu Galeazzo Alessi, che con quest’opera lascia alla città uno dei maggiori esempi di architettura rinascimentale. Al suo interno custodisce sculture di Pierre Puget e di Filippo Parodi, tra i più alti capolavori del barocco genovese. Ma oltre a descrivere quello che c’è, Lauro Magnani parlerà anche di quello che non c’è. Il progetto originario di Puget, infatti, prevedeva di sovrastare l’altare con un baldacchino marmoreo concepito sul modello di quello eretto del Bernini in S. Pietro. Per l’occasione, una riproduzione del disegno conservato nel Museo Granet di Aix-en-Provence sarà esposta al pubblico.
Infine, mercoledì 10 aprile alle ore 17 Clario Di Fabio, professore ordinario di Storia dell’arte medievale all’Università di Genova, porterà alla scoperta del Complesso di S. Maria di Castello, in salita S. Maria di Castello 15 a Genova. Chiesa, chiostri e convento sorgono sulla collina che è stata il primo luogo abitato di Genova nell’antichità, e rappresentano una della più integre architetture romaniche della città, oltre a esserne uno dei più antichi luoghi di culto cristiano. Oltre e descriverne struttura e caratteristiche, compreso il museo che custodisce straordinari codici miniati, la pala “Ognissanti” di Ludovico Brea e anche reperti archeologici, Clario Di Fabio si soffermerà nella cosiddetta Loggia dell’Annunciazione per spiegare l’importanza dell’affresco che la domina, l’”Annunciazione” di Giusto di Ravensbug. L’opera, eseguita nel 1451, è una delle principali testimonianze del rapporto diretto che Genova intrattiene con l’Europa del Nord sin dal Quattrocento. Com’era tipico della pittura fiamminga, la scena sacra è ambientata in un ambiente domestico descritto con realismo, una cucina dove si riconoscono oggetti di vita quotidiana collocati con una profondità prospettica parimenti innovativa.
Biglietto gratuito per gli abbonati di Soriteatro, 10 euro per i non abbonati, 5 euro per gli studenti, in vendita alla Pro Loco di Sori (0185 700681), Pro Loco di Recco (0185 722440), on line su Mailticket.it e al Teatro di Sori prima degli spettacoli. Prenotazioni al numero 348 2624922 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Informazioni e aggiornamenti su www.teatropubblicoligure.it oppure www.soriteatro.it. Appuntamento un quarto d’ora prima degli orari indicati. Per iscriversi alla Newsletter gratuita: https://www.teatropubblicoligure.it/iscrizione-nl.html
Prenotazione obbligatoria.
Evento gratuito per gli abbonati di TeatroPubblicoLigure
Intero 10 euro
ridotto studenti 5 euro
La biglietteria è a disposizione per informazioni e prenotazioni
L’attività di Teatro Pubblico Ligure è sostenuta da:
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Sergio Maifredi
direttore artistico
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Lucia Lombardo
direttore produzione e comunicazione
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