STRADE MAESTRE
di Sergio Maifredi
e Ruggiero Torre
Con
Eugenio Barba
Stefan Kaegi
Antonio Latella
Ariane Mnouchkine
Thomas Ostermeier
Milo Rau
Peter Stein
Krzysztof Warlikowski
in dialogo con
Corrado d’Elia e Sergio Maifredi
Montaggio e fotografia Ruggiero Torre
Produzione Compagnia Corrado d’Elia e Teatro Pubblico Ligure/Sergio Maifredi
Italia 2024, durata 55’
Il libro “Strade Maestre” di Corrado d’Elia e Sergio Maifredi è edito da Cue Press
Anche il secondo film di Sergio Maifredi “Strade Maestre” sarà proiettato al Lido di Venezia, dopo “Vite non calcolate”. In occasione della 81ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, nell'ambito dell'evento di premiazione della 3ª edizione del Premio collaterale ufficiale "Cinema&Arts", ideato da Alessio Nardin e curato da Kalambur Teatro, Associazione culturale Ateatro con la collaborazione dell’ Accademia Eleonora Duse-Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative e con il sostegno della Banca Prealpi San Biagio, giovedì 5 settembre 2024 alle ore 16.30 all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, sarà presentato in prima assoluta il film "Strade Maestre" di Sergio Maifredi e Ruggiero Torre con i maestri del teatro Eugenio Barba, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Thomas Ostermeier, Milo Rau, Peter Stein, Krzysztof Warlikowski in dialogo con Corrado d’Elia e Sergio Maifredi. Produzione Compagnia Corrado d’Elia e Teatro Pubblico Ligure/Sergio Maifredi. Il film “Strade Maestre” è stato preceduto dall’edizione dell’omonimo libro, edito da Cue Press. «”Strade Maestre” – dichiara Sergio Maifredi - è il mio secondo film. Dopo trentacinque anni teatro, sento che questo modo di lavorare, con un mezzo diverso, sia complementare alla mia idea di teatro come “storia da raccontare”: una porta che si apre, una nuova possibilità di trovare libertà di narrazione».
Il premio collaterale “Cinema&Arts” si focalizza sulla interazione e la presenza di diverse arti nel cinema contemporaneo e, specie in questo tempo storico, la commistione tra cinema e diverse forme di manifestazioni artistiche, con un occhio di riguardo per la musica e le arti performative dal vivo.
Il film “Strade Maestre” unisce cinema e teatro. A inizio 2020 scatta la chiusura dei teatri in Italia. Siamo in pieno lockdown. È dalla seconda guerra mondiale che i teatri non restano chiusi forzatamente così a lungo. Due registi, due uomini di teatro, Corrado d’Elia e Sergio Maifredi, decidono di mettersi in viaggio, in un tempo in cui viaggiare pare impossibile, per porre le grandi domande sul senso del proprio lavoro a quei registi che loro sentono come propri punti di riferimento: Eugenio Barba, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Thomas Ostemeier, Milo Rau, Peter Stein e Krzysztof Warlikowski. Domande rese urgenti dal vuoto che si sta vivendo. In cerca di risposte che forse solo i grandi maestri del teatro in Europa forse possono tentare di dare.
«Il momento di fermo obbligato – dichiarano Corrado d’Elia e Sergio Maifredi - è stato però solo lo stimolo, l’impulso decisivo per una riflessione che in realtà maturavamo da tempo. Da artisti, da uomini di teatro, portavamo già in noi carichi di dubbi e di domande, sul presente e sul teatro, cui si aggiungeva ora un futuro quanto mai indeterminabile e informe. Ecco allora, come per istinto, per nostra natura, la decisione di tornare alla fonte, a quelle grandi personalità del teatro europeo che sono state e ancora rimangono, per noi e per il nostro modo di intendere il teatro, punti di riferimento essenziali. Confrontarci con loro, nelle loro case, nei loro teatri, alle più diverse latitudini d’Europa, indagare il senso stesso del fare teatro, la sua forma, i metodi, le modalità e le nuove strade, ci avrebbe aiutato a trovare le chiavi per comprendere meglio noi stessi e il nostro tempo, ponendo le basi del nostro domani. Alla fine, andare a loro, all’origine, è stato per noi come tornare a casa, alla casa di quel teatro che abbiamo scelto, a quel destino di artisti cui siamo stati chiamati. Vita e teatro ancora una volta indissolubilmente legati insieme, in una ispirazione vicendevole. Un racconto privato, per rimettere in sesto un tempo fuori cardine».
È nata così un’antologia di viaggio e di pensiero rivolta, concludono d’Elia e Maifredi «a chiunque stia cominciando un cammino nell’arte del teatro, ma anche e soprattutto a quanti intendano indagare, in qualunque campo, il senso e la dimensione contemporanea dei Maestri, in relazione al nostro tempo e alla nostra società».