LE SUPERNOVE NON FANNO RUMORE E TU TOSSISCI A TEATRO?

Filippo Capobianco, fisico, scrittore, poeta e performer, 26 anni, laureato in Fisica, campione mondiale di Poetry Slam e vincitore del FringeMI Festival 2024, giovedì 8 agosto 2024 alle ore 18 incontra il pubblico alla Libreria L’Amico Ritrovato di Genova (via Luccoli 98 r, tel. 010 3014803) per parlare dell’opera prima “Le supernove non fanno rumore e tu tossisci a teatro?”, edita da Baldini+Castoldi. Introduce Sergio Maifredi, direttore di Teatro Pubblico Ligure. L’appuntamento costituisce un’anteprima alla diciassettesima edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, una produzione di Teatro Pubblico Ligure realizzata con il sostegno del Comune di Genova. È un festival nato per decifrare con un’ottica multidisciplinare la complessa realtà contemporanea. Spettacoli ed incontri con filosofi, ingegneri, architetti, scrittori, viaggiatori, artisti, giornalisti, economisti, storici. Ogni anno attorno ad un tema diverso. Quest’anno il tema scelto è “La Caduta. Dal volo di Icaro alla mela di Newton” declinato in letteratura, fisica, storia, poesia, filosofia e sport. La Caduta fa da spartiacque. Esiste un prima e un dopo. Può essere una fine o rappresentare un inizio. Lo splendido barocco siciliano nasce dal catastrofico terremoto del 1693; la caduta di Napoleone o il crollo del Muro di Berlino sono altrettanti punti di svolta. Questo nella storia, ma lo stesso accade nella carriera di un atleta o nella vita quotidiana di tutti noi.

Galileo parlava dell’Universo come di un grandissimo libro stampato nella lingua della matematica. Ma se fosse invece un enorme spettacolo teatrale scritto nella lingua della poesia? L’ipotesi diventa realtà letteraria grazie alla creatività e alla competenza scientifica di Filippo Capobianco, espresse nel libro “Le supernove non fanno rumore e tu tossisci a teatro?”. La vera domanda è: cosa succederebbe se l’autrice di questo enorme spettacolo fosse una Drammaturga disillusa e tabagista a cui una grande casa di produzione ha commissionato un nuovo Cosmo da scrivere in poche settimane? E cosa accadrebbe se la Drammaturga non avesse alcuna intenzione di creare un nuovo Universo, perché l’ultimo che ha scritto le è stato chiuso per via del suo progetto più fragile e prezioso: un pianetino piccolo, azzurro e immerso nel caos? “Le supernove non fanno rumore e tu tossisci a teatro?” è un romanzo che ogni tanto – spesso – va a capo, un libro – anche – di poesie che parla di meccanica quantistica e di un mondo che abitiamo tanto quanto ci abita lui: è il mondo in cui esplodono come fiori i nostri sogni, e quello che i nostri sogni, come fiori, spesso calpesta. Eppure, questo è il solo mondo che continuiamo a riscrivere e immaginare, salvandolo ogni giorno dall’oblio attraverso piccoli ed eroici atti di poesia.