SCHEDA ARTISTICA

SCHEDA TECNICA

ODISSEA

un racconto mediterraneo

progetto e regia di SERGIO MAIFREDI
direttore di produzione Lucia Lombardo
consulenza letteraria: Giorgio Ieranò
produzione Teatro Pubblico Ligure

I ventiquattro canti dell’Odissea di Omero concepiti come uno spettacolo a tappe. Ogni canto è affidato a un cantore con due richieste: fedeltà al testo originale e libertà nei commenti. Le parole antiche diventano uno strumento per comprendere il presente e la poesia dei versi risuona duemila anni dopo con la potenza di sempre. Il poema riportato all’oralità per cui è stato concepito, permette al pubblico di identificarsi in una comunità riunita per ascoltare una storia che riguarda tutti. Una straordinaria avventura fatta di coraggio, ideali, amore, smarrimento, amicizia, tradimento e ingegno.

Odissea – Un racconto mediterraneo è stato ospite di

  • XXXIII Orestiadi di Gibellina in Sicilia
  • XXXV Festival La Versiliana in Toscana
  • Festival dei Due Mari – Festival di Tindari 2014 in Sicilia
  • Progetto Teatri Antichi Uniti – Amat Marche 2014
  • V edizione Festival Il Cantastorie di Ischia
  • VII edizione Festival degli Scali a Mare di Pieve Ligure
  • Festival della Filosofia di Modena
  • Festival di Teatro Antico di Veleia (Piacenza)
  • STAR Sistema Teatri Antichi Romani della Liguria
  • Portus Lunae Art Festival
  • Teatro di Lugano in Svizzera

Sergio Maifredi
presenta Odissea un racconto mediterraneo


Odissea – Un racconto mediterraneo restituisce alla narrazione orale, al cantore vivo e in carne ed ossa di fronte a noi, le pagine dell’Odissea che dagli anni della scuola abbiamo letto in silenzio. L’Odissea è la prima fiction a episodi. Questa è una delle sue forze. I racconti vivono assoluti. Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti.
Odissea – Un racconto mediterraneo è  una  rotta, la rotta di Odisseo, ed è la rotta che unisce le sponde del mediterraneo da Est a Ovest da Nord a Sud.
L’Odissea è un arco che scavalca le epoche. È la classicità e al tempo stesso la modernità, inventa il flash back tremila anni prima del cinema americano, cala Odisseo all’Inferno duemila anni prima di Dante.
Odissea – Un racconto mediterraneo è un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo.

Sono stati parte del progetto Odissea – Un racconto mediterraneo: Valerio Binasco, Alessio Boni, Vinicio Capossela, Ascanio Celestini, Lella Costa, Corrado d’Elia, Davide Enia, Gioele Dix, Gian Luca Favetto, Teresa Mannino, Valerio Massimo Manfredi, Max Paiella, Vincenzo Pirrotta, Elisabetta Pozzi, Roberto Vecchioni.

Il progetto ILIADE ODISSEA ENEIDE UN RACCONTO MEDITERRANEO è adatto a teatri all’aperto ed al chiuso, per siti archeologici, festival, rassegne o per accompagnare un’intera stagione teatrale con appuntamenti cadenzati durante l’anno. Consigliamo un percorso a tappe, con più appuntamenti dello stesso poema, per dare al pubblico l’idea della diverse prospettive con cui ogni cantore affronta il racconto.

ODISSEA su Rai5

frame celestini

Ascanio Celestini

La strage dei Proci


 frame dix

Gioele Dix

Il viaggio di Telemaco


 frame rossi

Paolo Rossi

La maga Circe


 frame mannino

Teresa Mannino

Le Sirene, Scilla e Cariddi


 frame ovadia

Moni Ovadia

La gara con l’arco


 amanda sandrelli

Amanda Sandrelli

La ninfa Calipso


ODISSEA  per OnLive progetto in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo
 
Maddalena Crippa

Penelope (canto XXIII)


Moni Ovadia

La gara dell’arco (canto XXI)


Giuseppe Cederna

L'isola dei Feaci (canto V - VIII)


 
Riondino e Vergassola

L'ultima odissea (canto XXIV)


Corrado d’Elia

Il Ciclope (canto IX)


Tullio Solenghi

Odisseo e Penelope (canto XIX)


Le interviste

intervista a Maddalena Crippa


intervista a Moni Ovadia


intervista a Giuseppe Cederna


intervista a Riondino e Vergassola


intervista a Corrado d’Elia


intervista a Tullio Solenghi


Extra Riondino e Vergassola


intervista a Sergio Maifredi


VIDEOODISSEA
 
Ascanio Celestini

Piergiorgio Odifreddi

Gianluca Favetto

Davide Enia

Dario Vergassola e David Riondino

Dario Vergassola e David Riondino

Roberto Alinghieri

Mario Incudine

Vincenzo Pirrotta

al Politeama Genovese - 2014
 
Valerio Binasco

Maddalena Crippa

Roberto Vecchioni

David Riondino e Dario Vergassola

Piergiorgio Odifreddi

Tullio Solenghi

 
 Qui di seguito pubblichiamo le tre liriche che Roberto Vecchioni ha scritto per il nostro progetto Odissea un racconto mediterraneo, dedicandole a Penelope, Nausicaa e Calipso:

PENELOPE

C'è sempre nell'ombra
che non pronuncia parole
che fila e disfa promesse
un uomo che arriva
un uomo che parte
Itaca è un non luogo,
spiraglio,
passaggio, c'è quando
s'apre l'onda e allora ecco
il letto il bacio l'amore
altrove e sempre affoga
è sommersa, è un vetro doloroso
a guardare lontano,
tutta l'inappartenenza.
Perché Itaca è nuvola:
è il mare il mondo, l'uomo, "quell'uomo"
tu sai benissimo chi è e se
torna, torna per prendersi il suo
non ha versato lacrime ad ogni
freccia che trafigge il destino
e ad ogni freccia è come perderlo
poco alla volta, tu sai che durerà
una notte la fiamma e hai vissuto
ti sei compiuto in quella.

Per lui non c'è luogo
ogni Itaca è un non luogo
farà i bagagli e chiamerà a raccolta
presto rotolerà come perle sul marmo
il suo pensiero, l'amore
e sarà nostalgia di perderlo, per te
al fulgore di averlo ritrovato
prima che irrequieta la vela
riprenda a cercare; prima che
Itaca sia sommersa di nuovo dal mare.

NAUSICAA

Ti ascolto e tremo
cullata, inebriata al vento
delle tue parole, sei
l'albero del mio giardino,
l'accordo di cetra, l'insolente
voglia della tua tenerezza:
sei l'uomo, la moltitudine
dei prati e dei mari, e poi
l'approdo che è un momentaneo
abbaglio, per me che fremo
poggiata alla colonna e sfioro
il mio fianco come a pensarlo tuo;
e subito il rimorso
di averti pensato come una donna
io che sono bambina.
Passerò i giorni a ripetermi
l'estasi delle tue parole
come infiniti ritorni
di un'onda e della spuma che non mi può bagnare
di un ingenuo impossibile amore.

CALYPSO

Io sono sola
di quella solitudine
che dà l'essere immortali:
nessuna pena concede, nessun dolore
nessuna tempesta all'orizzonte.
Io sono sola di attese
cancellate, segni da Zeus
che mi tolgano finalmente
questo tremendo assillo della felicità

Con te soffrire al gemito
di un abbraccio insperato, a tendermi dentro l'urlo
che mi viene dal tuo amore
è uscire, straniero
da questa divina prigione
di sensi pacati e cieli
inutilmente azzurri

Vale in disperazione e pianto
vale più il tuo addio
di questa cieca eternità
che avrò da vivere

E non sarò più se non ombra
quando ti perderai
di là del capo di Ogigia
Odisseo, perché non un'isola,
il mare, il mare è il tuo mondo

date Odissea un racconto mediterraneo

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direttore produzione e comunicazione

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